Sepolture, 2012

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*
Il caffè appena tolto dal fuoco
nella tazzina
doveva essere non bollente
rovente.
.
Le tante sigarette
una dopo l’altra
anche coricati
in una stanza azzurra
come in un’attesa
senza orizzonte
ai London’s docks,
la nebbia.
.
E noi stretti.
.
Il rumore ritmico
dei flutti
portavano corpi
serrati uno contro l’altro
ore consumate
tatuati uno sull’altro
aggrappati
alla scialuppa, nudi.
.
Il dolore che seppellisce
i ricordi

Il tempo concede perdono
credimi.

.

.

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