(dedicata ai miei studenti)
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Emergo dal Messico a metà pomeriggio
il mercato è finito al di là della strada
in Viale Papiniano una ventina di persone
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frugano
-non può essere la mia città, io abitavo qua-
tra cassette e sacchi
abbandonati
alcuni hanno il carrello del supermercato
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dietro di loro segue la nettezza urbana
tutto finirà a mozzichi.
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Banchina della stazione
un lungo binario sotto
una pioggia insistente
uno scroscio di dodici ore
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Una ventina di persone
attendono
bianchi e neri gli italiani
sudamericane le stampelle
la domenica mattina
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l’acqua alle ginocchia sembra laguna
dopo innumerevoli gocce
– le contiamo per la noia-
annunciano lo sciopero.
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E io faccio segno loro
che il treno non arriverà
mai, ma la benzina costa
quasi nessuno si muove.
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Poi ci son le catene
quelle tranciate, ricoperte
di plastica rossa, verde,
senza le biciclette.
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