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Attendo –
non conosco nulla oggi –
esploro ma senza connessione.
.
Attendo e spingo nel fondo delle tasche
poco profonde
la paura.
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Non so cosa vivi
cosa pensi, se mi pensi, cosa farai.
Non so cosa penso, cosa farò, cosa voglio,
se mi vivo.
.
Vorrei averti, vorrei lasciarti indietro.
.
Attendo
come un suono nelle orecchie
lontano
unghie che graffiano un vetro
che cercano scalfendo
un’entrata al futuro.
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Non temono di rompersi.
Io, un pò temo.
Attendo.
.
.