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Altrove

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Il cielo
non lo scorgevamo

gli occhi
chiusi sul desiderio

sdraiati nel cerchio
misterioso

già odoravamo di pane
occupavamo il tempo

ci riempivamo le mani
di carezze e il corpo

occupato uno con l’altro
credeva d’essere

altrove

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Tratta da Colori Estivi, Giugno 2012.

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Un volo oltre, luglio 2013

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sono luoghi

geografici

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spilli su una carta

punte di biro

 .

pensati ora

vissuti prima

 .

in un sogno

camminavamo

.

non incrociandoci

più gli occhi chiusi

 .

se guardiamo

la trama sale

.

conoscenza

di altri luoghi

.

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2013-08-05 20.31.49

Giugno 2012

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*

Il cielo
non lo scorgevamo gli occhi
chiusi sul desiderio
sdraiati nel cerchio
misterioso – già odoravamo di pane – occupavamo il tempo
ci riempivamo le mani
di carezze e il corpo
occupato un con l’altro
credeva d’essere
altrove.

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Sepolture, 2012

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Non comprendo più
—-bene
cos’è l’anima
la confondo

con—-le emozioni impalpabili
sorgono e crescono certe
vanno
certe restano——vapori che si

—–allargano
e scompaiono

le vedi chiare un attimo e
poi non più
—–è passata

il ricordo un ingoio e un

respiro forse nella notte.

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Milano come un treno, Dicembre 2011

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Milano è come un treno
mi attraversa
sincera nel gesto discreta
nasconde bellezza
un diario non letto
un set non ancora sveglio
freddo la mattina
mi solletica piano
stringe i cordoni
sempre più vicina, dentro
un ventre aperto.
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Scadenze, Settembre 2011

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Il sole recupera gli odori
Il sapone il pulito
Il vento agita il bucato
.
Sotto i nostri occhi i colori
Ultimo fotogramma
I passi nell’estate
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Quasi ad altezza cielo.

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Chi si costruisce un’identità
omologandosi cittadino
.
chi si lima sempre più
a fondo
per esser straniero
ovunque
– mai turista
.
senza sosta
senza pausa le doglie
lente
.
l’empatia è un’aderenza
come un cerotto mi appoggio
.
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Scadenze, Settembre 2011

Scadenze, Ottobre 2011

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Tutti quei fili bianchi a terra
persi dal mucchio, che raccolgo
inchinandomi mio malgrado
sovrappensiero
avvolgo, tengo stretti,
come vorrei essere io.

Invece furtivamente li getto nella grata dello scarico
perché non si spiegano le tue azioni, la tua assenza.

Il vicino vede le lacrime che
mi affondano gli occhi

e mi chiede se
il suo cane ha abbaiato,
mentre lui faceva il bagno.
Attonita rispondo e mi narra
le deiezioni degli altri,
la mancanza di rispetto
degli esseri umani.

Il suo fiato asciuga le lacrime
per un attimo
le mie dita cessano
il raggomitolare nervoso.
Ripiego il bucato
con un mezzo sorriso lascio il sole,
rientrando in casa.
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***
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Guardo quei due,
là, in fondo al molo,
che leggeri fan volare
un aquilone.
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.Scadenze, Ottobre 2011

Scadenze, Novembre 2011

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Ne tolgo una manciata che non comprendo
ne perdo fiotti e non trattengo
.
stringo il nulla quando manchi
.
un maglione vuoto la mia pelle
senza te inutile al freddo.

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Vorrei alzarne una
per avvicinarti quando scrivo
il silenzio che si allarga
respiro chiaro steso
riposo qui
dove si allungano le ossa.

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Scavano forse queste intenzioni
smuovendo terra dura
.
e cuori, attrezzo antico
.
cadono piccole parole
spezzate dagli angoli della mia vita
cercano calore per nido
.
come avrei voluto esserti.

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Un maglione vuoto inutile al freddo

Imputami il peccato di voler sopravvivere — 02/2011

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Amerei essere nei tuoi occhi stasera
stretta
amerei tenerti nel mio sorriso
ampio
dolcezza mi accarezza scivola
come al risveglio
si adagia lentamente nella luce
fuori
allungandosi ed indugiando nel calore
dentro
ti vorrei
come una risata
lunga
nella rete.

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**

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I solchi delle pieghe del letto
sulla mia pelle ti sorprendono,
liquida la credevi,
non rena,
pronta a ricevere l’impronta,
tenera.

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***

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La notte sospende
e su un filo
teso sul silenzio
si scrivono,
a passi lenti e decisi
-una danza,
i pensieri.

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****

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Con te vorrei ci fosse un’amicizia
di baci e carezze,
dolcissima
di sguardi e sorrisi,
senza pensieri di possesso o di tradimenti.
.
Da te vorrei ammirazione
e supporto, uno sguardo
che sia come tenerci la mano.

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Key lock church Andora

Imputami il peccato di voler sopravvivere — 02/2011

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***

Autostrada la notte.

I tuoi baci già mi accasciano.

Faticavo a rientrare

rotte familiari affrontate con esasperata lentezza.

Dolcezze velocemente assorbite.

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Ferma in autostrada

a lato corsia

ricordando,

al suono del freno d’emergenza

impeti di dolcezza,

con le tue mani appoggiate,

rimaste sopra,

impronte

su carne docile.

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Saliva morbido il tuo sapore

sul mio corpo

riparto

in movimento

spero di lasciarti indietro

in questo cielo

di vertigine.

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***
Attendo-

Non conosco nulla oggi-

esploro ma senza connessione.

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Attendo e spingo nel fondo delle tasche,

poco profonde,

la paura.

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Non so cosa vivi

cosa pensi, se mi pensi, cosa farai.

Non so cosa penso, cosa farò, cosa voglio,

se mi vivo.

.

Vorrei averti, vorrei lasciarti indietro.

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Attendo

come un suono nelle orecchie

lontano

unghie che graffiano un vetro

che cercano scalfendo

un’entrata al futuro.

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Non temono di rompersi.

Io un pò temo.

Attendo.

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Arianteo Cinema all'aperto in una notte di pioggia. Luglio 2011.

Imputami il peccato di voler sopravvivere — 02/2011

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Ogni sguardo cavalca
palpito invisibile
debutto di cielo

.
alba di fuoco in un battito d’ali
luce che si posa, accarezza,
dice.
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Sveglia il sangue,
equilibrio prezioso di labbra unite
respirano nude la trasparenza della notte

.

ombre di sogni
intendono i silenzi
che spugnosi assorbono
consumano
ore.
.

Pregno di pioggia nascosta
ombre come di alberi
chiari e scuri sulla volta
come se
la terra emanasse luce

.

interpellando un cielo
che si nasconde
stanco
pronto a piangere
tra un sorriso e una parola.
.

.

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***
Correre
senza fiato
su un’arena indurita dalle onde
.
lasciarti indietro
come il sole del mattino
.
verso la notte dentro me
mentre singhiozzo
.
mi stai aggrappato al cuore
nolente.
.
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Imputami il peccato di voler sopravvivere — 12/2010

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Il tuo desiderio scivola
creando itinerari
d’acqua
in me.
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***

Cerco impronte
sulla mia carne
cedevole,
inutilmente.
Lascio perdere
e mi spettino
per uscire..

.

***

Mi immergo
dentro te
per evadere.
.

***

Mischio alla polvere la luce
che si libra consistente.
Vago, io stremata e senza luogo per dormire,
attendo, inutile,
dissuasa.
Nessuna intromissione.
La mia notte non si sporge oltre
il giorno tarda.
Nel frattempo
mi stempero.
.

***

Neghiamo di
navigare il mare delle possibilità
vorremmo occhi
persi oltre l’orizzonte
senza allontanarci dal porto
vorremmo sogni
senza risvegli
notti senza fine a coprire i nostri desideri
vorremmo l’isola
senza intromissioni
senza.

.

***

Isola, isola-ta, isola-mi, io-sola.

.