Sunday’s posts are dedicated to Italian Poetry
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come muore un cane
rannicchiato sempre
più stretto tra lunghi sonni
camminando a malapena
su due gambe quelle davanti
tremando quando mangia
sempre più stanco sempre
più piccolo che quasi
lo puoi prendere in braccio
dolcemente ti cerca
con gli occhi per un bacio
in più e la tua fronte sul suo naso
e per quell’attimo fermo silenzioso
prima dei miei complimenti
che incartano il magone
quella certezza che ogni
giorno insieme sia un dono
quel suo muoversi poco
sempre meno anche per
raggiungere il sole che scalda
le ossa storte doloranti
quel sospirare a fondo
quando racconta al gatto
qualcosa mentre lo segue
con gli occhi io cerco lui
e lo osservo immobile
per scovare il prossimo
respiro nella cassa toracica
ben delineata dalla magrezza
in mezzo a questa dolcezza
tra sorrisi mesti e lacrime
trattenute dentro come i fiori
che si chiudono la sera
come muore un cane
di vecchiaia
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Ho scritto questa poesia a Giugno e la mia cagnolina fedele è morta l’11 Luglio 2020, ieri, dentro un corpo vecchio ma mi ha voluto, fino al suo ultimo respiro vicino a lei, tra carezze e sussurri e quello stupore immobile finale.
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